14 Marzo 2024

L’ipertensione aumenta il rischio di demenza?

Il deterioramento cognitivo e la demenza stanno aumentando con il processo di invecchiamento e provocano un enorme onere sociale ed economico (1). La principale eziologia della demenza è la malattia di Alzheimer (AD), di tipo neurodegenerativo, e la seconda è la demenza vascolare (VD). Negli ultimi decenni, alcune evidenze supportano l’idea che entrambe le eziologie siano correlate e che la maggior parte dei pazienti abbia una demenza mista (2). L’ipertensione, in particolare la pressione alta durante la mezza età (40-64), è stata correlata a un rischio più elevato di sviluppare deterioramento cognitivo e demenza (3,4). Tuttavia, queste associazioni sono complesse e non completamente chiarite.

La fascia di età in cui si registra ipertensione sembra influenzare il rischio di sviluppare demenza. Nella fascia di età 40-64 anni sembra esserci un’associazione positiva tra l’aumento della pressione arteriosa e la presenza di deterioramento cognitivo, mentre nella popolazione anziana (età ≥ 65 anni) questa relazione è più controversa. La relazione tra l’aumento della pressione arteriosa nella mezza età e lo sviluppo di un declino delle funzioni cognitive anni dopo è abbastanza consolidata, sebbene non tutti i meccanismi patogenetici siano noti; si ipotizza che la malattia dei piccoli vasi cerebrali sia uno dei principali meccanismi coinvolti. La malattia dei piccoli vasi cerebrali (SVD) è il termine usato per descrivere una malattia o sindrome microvascolare cerebrale comune nelle persone anziane. Le forme cliniche più diffuse della malattia dei piccoli vasi sono l’ictus lacunare e il deterioramento cognitivo vascolare, compresa la demenza. (5,6) Altre manifestazioni cliniche includono una sindrome parkinsoniana non responsiva alla levodopa, disturbi dell’andatura, apatia, sintomi neurocomportamentali, disfunzione esecutiva e ridotta velocità di elaborazione. (7)

Dunque, dai dati raccolti emerge una relazione tra ipertensione e deterioramento cognitivo e sembrerebbe che il trattamento per la pressione arteriosa riduca il rischio di ulteriori ictus e probabilmente anche di declino cognitivo vascolare. (8) Tale beneficio è maggiore quando viene trattata la fascia di età 40-64 rispetto ad un’età maggiore (9).

Referenze

  1. Gorelick PB, Scuteri A, Black SE, DeCarli CH, Greenberg SM, Iadecola C, et al.. Vascular contributions to cognitive impairment and dementia: a statement for healthcare professionals from the American Heart Association/American Stroke Association. Stroke. (2011) 42:2672–713. 10.1161/STR.0b013e3182299496
  2. Rouch L, Cestac P, Hanon O, Cool C, Helmer C, Bouhanick B, et al.. Antihypertensive drugs, prevention of cognitive decline and dementia: a systematic review of observational studies, randomized controlled trials and meta-analyses, with discussion of potential mechanisms. CNS Drugs. (2015) 29:113–30. 10.1007/s40263-015-0230-6
  3. Qiu C, Winblad B, Fratiglioni L. The age dependent relation of blood pressure to cognitive function and dementia. Lancet Neurol. (2005) 4:487–99. 10.1016/S1474-4422(05)70141-1
  4. Norton S, Matthews FE, Barnes DE, Yaffe K, Brayne C. Potential for primary prevention of Alzheimer’s disease: an analysis of population-based data. Lancet Neurol. (2014) 13:788–94. 10.1016/S1474-4422(14)70136-X

5 Cannistraro RJ, Badi M, Eidelman BH, Dickson DW, Middlebrooks EH, Meschia JF. CNS small vessel disease: a clinical review. Neurology. 2019;92:1146–1156. doi: 10.1212/WNL.0000000000007654

6 Rosenberg GA, Wallin A, Wardlaw JM, Markus HS, Montaner J, Wolfson L, Iadecola C, Zlokovic BV, Joutel A, Dichgans M, et al. . Consensus statement for diagnosis of subcortical small vessel disease. J Cereb Blood Flow Metab. 2015;36:6–25. doi: 10.1038/jcbfm.2015.172

7.Ohlmeier L, Nannoni S, Pallucca C, Brown RB, Loubiere L, Markus HS; DNA Lacunar 2 Investigators. Prevalence of, and risk factors for, cognitive impairment in lacunar stroke. Int J Stroke. 2023;18:62–69. doi: 10.1177/17474930211064965 –

  1. Williamson JD, Pajewski NM, Auchus AP, Bryan RN, Chelune G, Cheung AK, Cleveland ML, Coker LH, Crowe MG, Cushman WC, et al. ; SPRINT MIND Investigators for the SPRINT Research Group. Effect of intensive vs standard blood pressure control on probable dementia: a randomized clinical trial. JAMA. 2019;321:553–561. doi: 10.1001/jama.2018.21442
  2. Abell JG, Kivimaki M, Dugravot A, Tabak AG, Fayosse A, Shipley M, Sabia S, Singh-Manoux A. Association between systolic blood pressure and dementia in the Whitehall II cohort study: role of age, duration, and threshold used to define hypertension. Eur Heart J. 2018;39:3119–3125. doi: 10.1093/eurheartj/ehy288 –
  3. Sierra C. Hypertension and the Risk of Dementia. Front Cardiovasc Med. 2020 Jan 31;7:5. doi: 10.3389/fcvm.2020.00005. PMID: 32083095; PMCID: PMC7005583.
  4. Hainsworth AH, Markus HS, Schneider JA. Cerebral Small Vessel Disease, Hypertension, and Vascular Contributions to Cognitive Impairment and Dementia. Hypertension. 2024 Jan;81(1):75-86. doi:10.1161/HYPERTENSIONAHA.123.19943. Epub 2023 Nov 29. PMID: 38044814; PMCID: PMC10734789.
BACK
e-MemoryCare è patrocinato da Senior Italia FederAnziani.

Senior Italia FederAnziani

È inoltre sostenuto e promosso da SIN (Società Italiana di Neurologia), SINPF (Società Italiana di Neuropsicofarmacologia), FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), SUMAI ASSOPROF (Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana e Professionalità dell’Area Sanitaria) e la FNOPI (Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche).

SIN SINPF FIMMG SUMAI ASSOPROF FNOPI
Ed è promosso da Up media&health.

up media&health